Il ministro dell’istruzione Fioramonti ha proposto di innovare la didattica scolastica, inserendo principi di sostenibilità in ogni materia, dalla scienza alla storia. Per il ministro, la sostenibilità deve essere il “fil rouge” che collega ogni tematica affrontata e spiegata agli studenti nella scuola italiana.
Proprio per questo, ha riunito un consiglio scientifico sullo sviluppo sostenibile, composto da personalità influenti con un curriculum importante, in grado di apportare interessanti spunti di approfondimento da insegnare nelle scuole.
Il ministro è stato recentemente criticato per la sua proposta riguardante l’assenza giustificata per i ragazzi che hanno partecipato alla manifestazione in piazza “Friday For Future“, lasciando comunque alle scuole la facoltà di considerare giustificata l’assenza o di accettare le giustifichi firmate dai genitori con la dicitura “mio figlio è andato alla manifestazione per il clima”.
Inquinamento e cibo sano, la correlazione
Inoltre, per Fioramonti nel discorso per l’ecologia e l’ambiente rientra anche la questione sull’educazione alimentare, pertanto è necessario portare avanti la lotta contro un’alimentazione scorretta. Merendine e bibite gassate influiscono anche sull’ambiente, perché preferendo produzioni artigianali si riduce l’utilizzo dei packaging di plastica e l’inquinamento dovuto alla produzione intensiva.
Per non parlare della distribuzione di un prodotto confezionato: il trasporto ha un impatto ambientale altissimo, in quanto si produce gas che provocano l’effetto serra, come l’anidride carbonica.
Quindi, l’acquisto responsabile di alimenti aiuta a ridurre l’inquinamento anche se sembrano due temi distinti e separati. Una famiglia, può contribuire a ridurre 1.000 chili di anidride carbonica all’anno, semplicemente prediligendo prodotti freschi e preparati in maniera artigianale.
Che cosa è lo sviluppo sostenibile
La lotta per inserire i principi di sviluppo sostenibile nelle scuole è aperta sul piano politico, però che cosa significa questo termine? Si tratta di una forma di sviluppo economico compatibile con la salvaguardia dell’ambiente per le generazioni future. Proprio l’ottica futura è il motore dello sviluppo sostenibile, quindi fondamentali sono i principi dell’efficienza, del risparmio delle risorse e la riduzione dei rifiuti.
Secondo il WWF, lo sviluppo sostenibile è la capacità di tutti di vivere in un solo pianeta, in maniera dignitosa ed equa per tutti, quindi preservando le risorse e non distruggendo gli ecosistemi attraverso l’intervento umano. Per il WWF, inoltre, è fondamentale non eccedere le capacità dell’ambiente di assorbire rifiuti e scarti che quotidianamente produciamo.
I progetti scolastici
Prima che dei dettami politici diventino leggi obbligatorie per tutti gli istituti scolastici, ciascuna scuola agisce in autonomia. Alcune scuole hanno preso a cuore il tema e sono intenzionate a diffondere agli alunni i principi di rispetto e salvaguardia dell’ambiente. Ad esempio, alcune scuole hanno deciso di regalare agli alunni delle borracce riutilizzabili, al fine di ridurre il consumo e lo spreco di bottigliette di plastica.
Altri istituti, invece, stanno proponendo dei veri e propri laboratori didattici con l’ausilio di esperti, al fine di educare i bambini al rispetto ambientale attraverso attività di gioco. Per incrementare le attività scolastiche è però necessario che anche i docenti siano formati (ed informati) attraverso dei programmi appositi e dei workshop destinati a tale categoria professionale.