Energia Eolica

Energia Eolica

L’energia eolica nasce dall’estrazione dell’energia cinetica del vento che viene convertita in altre forme di energia, specialmente elettrica e meccanica; è’ considerata una delle prime per utilizzo, tra le forme di energia rinnovabile.

Con questo termine si intende l’energia generata da fonti non fossili, il cui utilizzo ha un grande valore dal punto di vista ambientale garantendo un calo dell’inquinamento atmosferico e delle emissioni di gas serra; tra i punti a favore dell’utilizzo dell’energia eolica c’è poi l’ottimo rapporto tra costi e produzione.

Gli aerogeneratori, nome tecnico con cui vengono chiamati i mulini a vento, si dividono in varie categorie relative: al generatore eolico, che può essere ad asse verticale o orizzontale; al numero delle pale, che varia da una a tre; e alla lunghezza delle stesse, che vanno dai 50 centimetri ai 30 metri.

L’aerogeneratore è costituito da un rotore (un perno sul quale sono innestate le pale), un sistema frenante, per il bloccaggio delle pale, un moltiplicatore di giri, per aumentare la velocità delle pale, un generatore, che permette di trasformare l’energia meccanica in energia elettrica ed un sistema di controllo, che gestisce la funzionalità del mulino, (e nell’eventualità di sovraccarico o malfunzionamento, lo blocca); alcuni aerogeneratori, generalmente quelli di più grandi dimensioni, sono dotati di un sistema di imbardata: questo permette un allineamento costante tra l’asse del rotore e la direzione del vento.

Le “Fattorie del vento” (Wind Farms), rappresentano delle vere centrali elettriche: queste nascono con il collegamento di più aerogeneratori situati a una distanza pressoché fissa gli uni dagli altri in modo da evitare interferenze tra gli impianti che possono risultare dannose; alcune Wind Farm si trovano situate in mare, a pochi chilometri dalle coste marine e di laghi, si tratta degli impianti Off-Shore, e rappresentano una valida alternativa anche nei paesi densamente popolati.

La storia degli impianti eolici in Italia è piuttosto recente: il primo aerogeneratore, installato in Sardegna, risale al 1989; ad oggi si può dire che l’utilizzo dell’energia eolica è notevolmente aumentato: si contano infatti sul territorio nazionali una quarantina di impianti.

Va comunque detto che questa forma di energia presenta alcuni aspetti negativi che non possono essere trascurati: dal punto di vista ambientale infatti, se da una parte l’utilizzo e la produzione di questo genere di energia rinnovabile riduce le emissioni di gas negativi, dall’altro c’è un eccessivo impatto paesaggistico e visivo.

Gli aerogeneratori poi sono abbastanza rumorosi, e l’inquinamento acustico che ne deriva rischia di disturbare persone e animali, i quale corrono anche altri rischi: gli uccelli che volano in mezzo alle pale rischiano di rimanere uccisi, va tuttavia detto che l’incidenza di tali incidenti è relativamente bassa; c’è poi il problema delle interferenze, e la creazione di campi magnetici, questi ma si possono facilmente evitare con piccoli accorgimenti.

In conclusione ricordiamo che l’energia eolica diminuisce notevolmente l’emissione di gas e sostanze inquinanti nell’atmosfera, cosa che purtroppo non è evitata dalle normali centrali elettriche.